Hong Kong è molto più di una metropoli. É una vera e propria megalopoli e sicuramente una delle più affascinanti di tutto il Globo. Il poeta Jean Cocteau l’ha descritta così: “Scenario mobile, alle cui sorprese nessun regista, anche geniale, può aspirare“. Questo è il punto in cui Occidente e Oriente si incontrano portando alla luce una cultura millenaria e ricchissima. Ne fa parte anche la cucina cinese, da vivere come un viaggio attraverso il quale puoi scoprire la storia e i simboli che l’hanno resa celebre. Ecco la filosofia di Hekfan, il nuovo ristorante cinese a Milano di fine dining che trovi in Brera, per la precisione in via Formentini, sotto la guida dello Chef Kin Cheung, uno dei maggiori interpreti della cucina cinese in Italia.
L’evoluzione dello street food Hekfanchai
Hekfan è stato pensato come l’evoluzione fine dining dei tre locali di street food Hekfanchai che già puoi trovare a Milano. Già l’etimologia di questo ristorante cinese ci fa capire che l’idea è quella di proporre un ristorante di cucina cinese di alto livello. Infatti, in cinese Hek significa “mangiare”, mentre la traduzione di Fan è “cibo”. Però, manca il suffisso Chai che significa “giovane” e questo conferma una filosofia di ristorazione sicuramente più matura e raffinata.
Il menu Banquet di Hekfan
Hekfan ha un asso nella manica, vale a dire il menu Banquet. Si tratta di una serie di 10 piatti che alzano il velo sul cibo cinese e sulla sua tradizione. Se sceglierai questo menu, sceglierai di lasciarti guidare in un viaggio gastronomico che ti porterà a scoprire il simbolismo della cucina cinese. Tra le varie specialità di cucina cinese proposte, trovi la zuppa stile Duwn. Viene realizzata secondo un complesso metodo di preparazione che prevede la cottura dei singoli ingredienti – pollo, prosciutto, maiale, funghi – per poi unirli, filtrando il tutto diverse volte. Il risultato è un brodo estremamente limpido. Ecco perché la vedrai servita nella ciotola Zon: perché sul fondo riporta disegni o ideogrammi.
Tra gli altri piatti di questo ristorante cinese a Milano, c’è anche il maiale Don Po, che completa l’ultima fase della sua cottura direttamente al tavolo. Per realizzarlo vengono usati due calici di alcool, ai quali si aggiunge un terzo che viene “acceso” proprio davanti a te, per dare uno shock termico al piatto. La grappa di bambù usata per il flambage consente al maiale di assorbire la salsa e restare estremamente morbido. Questa specialità cinese è molto interessante perché combina una tradizione di Taiwan, vale a dire quella di cucinare usando due bicchieri di alcool in cottura e un terzo al tavolo, con quella cantonese di portare la ciotola, il “clay pot”, ad alta temperatura per fare in modo che la pietanza continua a cuocere fino a che viene servita.
Da Hekfan la cucina cinese con contaminazioni premium occidentali
A fine pasto potresti vederti servire una zuppa dolce di fagioli rossi con petali di giglio, insieme a del tè bianco, per facilitare la digestione. Come le nostre lenticchie occidentali, anche queste vengono considerate un augurio di fortuna e successo economico, mentre il fiore è simbolo di armonia e cooperazione.
Il menù di Hekfan passa da una serie di entrée tipici della cucina cinese di Hong Kong a contaminazioni premium occidentali come l’uso del tartufo italiano, del foie gras francese, del caviale russo ed altri ingredienti. Inoltre, cambia in base alle stagioni, pur mantenendo costante sia la filosofia fondante, sia le preparazioni che contraddistinguono questo ristorante cinese a Milano.