Correva il 30 gennaio 1969 quando i Beatles, la band più famosa di tutti i tempi, si sono esibiti dal vivo un’ultima volta sul tetto del quartier generale dell’Apple Corps a Savile Row. Durante la loro esibizione, una Lamborghini 400 GT 2+2 Rosso Alfa con interni neri fu avvistata parcheggiata nella strada sottostante. L’immagine è visibile nel recente documentario “Get Back” del regista Peter Jackson. Ebbene, per festeggiare il 60esimo anniversario dall’uscita del singolo di debutto della band, “Love Me Do”, Lamborghini ha deciso di intraprendere un tour davvero speciale a Londra dagli studi di Abbey Road – dove la band ha registrato la quasi totalità della loro produzione – a Savile Row.

Sir Paul McCartney “vittima” del fascino della Lamborghini 400 GT 2+2
Tutti e quattro i componenti dei Beatles erano appassionati di auto, ma si dice che sia stato Sir Paul McCartney a subire il fascino della Lamborghini 400 GT 2+2. Diverse fonti, infatti, hanno lasciato trapelare che nel periodo in cui i Beatles stavano registrando il “White Album” nel 1968 che conteneva “Let It Be” che ha coronato la fine della loro carriera, McCartney ne possedesse una, nonostante la mancanza di una documentazione ufficiale che lo attesti.

Una Granturismo presentata agli esordi di Lamborghini
Fu solo tre anni dopo che il marchio fu fondato che la Lamborghini 400 GT 2+2 venne presentata. Stiamo parlando del 1966 e, nonostante il marchio fosse agli esordi, quest’auto si era già affermata come una delle migliori granturismo presenti sul mercato. Infatti, incarnava l’obiettivo iniziale di Ferruccio Lamborghini, vale a dire produrre la GT più veloce e comoda. Non solo, la configurazione 2+2 la rendeva anche piuttosto pratica. La Lamborghini 400 GT 2+2 fu disegnata dalla Carrozzeria Touring, una delle aziende leader quando si parla di stile e di artigianalità. Montava un motore V12 da 4 litri con doppio albero a camme in testa che, ancora oggi, è un tratto distintivo delle Lamborghini.
La Lamborghini 400 GT 2+2 nella Londra degli anni Sessanta dei Beatles
Nel video di Lamborghini è l’autore e giornalista inglese Dylan Jones OBE, che nel corso della sua carriera ha intervistato più volte Paul McCartney, a ripercorrere questo affascinante viaggio. Ci catapulta nella Londra degli anni Sessanta per scoprire come la città ha avuto un ascendente sul cantautore, ma anche come lui e il resto della band hanno contribuito così profondamente a plasmare. “É da qui che Paul McCartney ha tratto ispirazione: Londra, la città che ha guidato la sua scrittura, i suoi processi creativi e la sua sconfinata curiosità”, ha affermato Jones. E la Lamborghini 400 GT 2+2 è sicuramente un simbolo di quel momento.