Amazfit è uno dei marchi più apprezzati, soprattutto dal pubblico giovanile. Il perché è presto detto: questi smartwatch offrono un’esperienza ottimale, sono dispositivi completi e – ciliegina sulla torta – sono disponibili a prezzi abbordabili. Sto provando ormai da un paio di mesi Amazfit GTS 3 che fa parte dell’ultima serie di smartwatch Zepp OS di Amazfit. Ti racconto in questa recensione dell’Amazfit GTS 3 com’è andato il test.
Smartwatch Amazfit GTS 3 – Scheda tecnica
Questo smartwatch Amazfit presenta uno schermo con tecnologia AMOLED Ultra HD, diagonale di 1,75 pollici e luminosità di 1000 nits. Il sistema operativo è Zepp OS compatibile sia con smartphone Android, sia con iPhone. Permette di monitorare oltre 150 attività sportive e dispone di connettività bluetooth 5.1. La batteria dello smartwatch Amazfit GTS 3 ha una capacità di 250 mAh e tra i sensori disponibili troviamo quello deputato alla rilevazione della frequenza cardiaca e quello per l’ossigenazione del sangue SpO2. Monta anche il giroscopio, il sensore geomagnetico, il GPS e permette di tracciare lo stress, il sonno ed il ciclo mestruale.
Design ed ergonomia
Partiamo da quello che ritengo essere sicuramente uno dei punti di forza di questo smartwatch Amazfit GTS 3. Il design è moderno, giovane e strizza l’occhio all’Apple Watch. GTS 3 di Amazfit è disponibile nelle colorazioni Black e Gold per quanto riguarda il corpo centrale, per quanto riguarda i cinturini di silicone, invece, puoi scegliere tra Ivory White, Graphite Black e Terra Rose. Questo smartwatch è davvero leggero, infatti presenta un peso di soli 24,4 grammi. Non lo avvertirai minimamente durante la giornate e soprattutto non sarà d’intralcio durante gli allenamenti. La sua leggerezza lo rende ideale per l’utilizzo h24, indispensabile per l’ottimale tracciamento dei vari parametri. Oltretutto, la scelta del cinturino in silicone è sempre una garanzia di comodità e comfort d’indossabilità. Infine, il quadrante da 1,75 pollici dello smartwatch Amazfit GTS 3 non è eccessivamente grande, quindi si presta sia come orologio smart da donna, sia da uomo.
Amazfit GTS 3 – Funzionalità per il benessere
Come anticipato, lo smartwatch Amazfit GTS 3 non chiede di certo di accontentarsi in quanto a funzioni disponibili. La dotazione sensoristica, infatti, è piuttosto completa e questo si può riscontrare nella vita quotidiana. Vediamo in primis la parte dedicata al monitoraggio della salute. Questo smartwatch Amazfit permette di tenere sotto controllo alcuni parametri tra cui la frequenza cardiaca – che viene monitorata 24/24 – la saturazione dell’ossigeno presente nel sangue, lo stress ed il ciclo mestruale. Tra l’altro, Amazfit ha optato per una corona con feedback aptico che ti permette di navigare tra tutte queste funzioni presenti nel menu in maniera piuttosto comoda. Ho trovato queste rilevazioni piuttosto accurate, soprattutto quella del sonno. Infatti, Amazfit GTS 3 riconosce automaticamente anche i piccoli sonnellini – cosa che non posso dire tutti gli smartwatch provati sinora.
Il monitoraggio degli allenamenti sul GTS 3 di Amazfit
Questo aspetto, invece, mi ha convinta di meno rispetto ad altri dispositivi. Infatti, la misurazione delle calorie e più in generale dell’impatto dell’allenamento mi sembra sottostimata rispetto ai risultati che sono solita registrare. E poi ho notato che per interrompere la registrazione dell’allenamento è sufficiente un tocco solo sul display sull’Amazfit GTS 3. Questo può portare a chiudere inavvertitamente la sessione e doverne ricominciare una nuova daccapo. Tipicamente, invece, viene richiesto un tap prolungato sullo schermo o sul pulsante laterale per poi vedere il messaggio sul display “Confermi di voler interrompere la registrazione?”. Ecco, l’avrei apprezzato anche sullo smartwatch Amazfit GTS 3. Così come non ho trovato corretto che la rilevazione automatica degli esercizi sia un’impostazione presente ma da attivare tramite l’applicazione. Me la sarei aspettata attiva di default e, semmai, disattivabile manualmente.
Da segnalare che Amazfit utilizza anche un valore particolare per dare una sorta di punteggio alle attività quotidiane, vale a dire i PAI (Personal Activity Intelligence). Si tratta di una misurazione che tiene conto non solo dei passi rilevati, bensì anche di tutte quelle attività che hanno un impatto sul nostro sistema cardiovascolare e che, per dirla in parole povere, “ci tengono giovani”. Ultime due parole sul fronte funzionalità: manca l’NFC e non puoi caricare musica sullo smartwatch che, però, puoi usare per comandare la tua playlist sullo smartphone.
Amazfit GTS 3 – Gestione delle notifiche
Va detto subito: è in sola lettura. Quindi puoi comodamente leggere le notifiche in arrivo dallo smartphone, ma non puoi rispondere. Né con messaggi veloci predefiniti, né con la dettatura del testo. Per quanto riguarda le emoji, vengono visualizzate alcune, non tutte. C’è chi si è mostrato un po’ deluso da questa mancanza, personalmente anch’io avrei apprezzato che ci fosse la possibilità di interagire, ma trovo che sia comunque una scelta in linea con la fascia di prezzo (149,99 Euro). Resta comunque ottimo per avere sempre sott’occhio tutta la situazione delle notifiche, anche grazie all’ampiezza dello schermo (che viene sfruttata interamente per mostrare il testo) e grazie alla luminosità ottimale anche sotto al sole.
Smartwatch Amazfit GTS 3 – Conclusioni
Tirando le somme, devo dire che per quella che è stata la mia esperienza questo smartwatch Amazfit soddisfa su quasi tutti i fronti. Sicuramente quello del design e del monitoraggio del benessere psicofisico. Personalmente sono rimasta meno soddisfatta del tracciamento degli allenamenti. Consiglio di scegliere Amazfit GTS 3 come smartwatch per la ricezione ottimale delle notifiche (se non ti aspetti di poter rispondere dall’orologio) e per avere una buona panoramica delle tue attività quotidiane.
La recensione
Amazfit GTS 3
Uno smartwatch completo, leggero e confortevole. Preciso nelle varie rilevazioni delle attività sportive e di salute. Non sempre affidabile, anche nei comandi touch.
PRO
- Design
- Ergonomia
- Luminosità
- Dotazione applicazioni
- Rilevamento dei sensori
CONTRO
- Manca la doppia conferma per interrompere gli allenamenti
- Il touch a volte presenta dei lag